Secondo una ricerca di Juniper Research le spese per la sicurezza dell’Internet of Things (IoT) aumenteranno in tutto il mondo del 300%, fino a 6 miliardi di dollari, entro il 2023.
Questa tendenza è stata individuata anche da Gartner che ha suggerito che la spesa mondiale per la sicurezza dell’IoT potrebbe ammontare a 1,5 miliardi di dollari solo quest’anno. Questo significativo aumento, secondo la ricerca, riguarderà i fornitori di servizi e prodotti e i clienti dei servizi pubblici e industriali. La rapida crescita sarà infatti alimentata dai nuovi rischi aziendali e da standard normativi sempre più stringenti.
Non tutti i settori però vedranno gli stessi livelli di investimento. Un esempio è il mercato delle smart home: qui le aziende non temono una violazione dei dati, per cui la spesa per la sicurezza aumenterà solo del 17%. La ricerca suggerisce quanto possa rivelarsi un errore sottovalutare la natura interconnessa dell’IoT, che comporta che anche dispositivi innocui come un frigorifero connesso possano diventare una minaccia. Si tende infatti a considerarlo un settore a basso rischio, mentre ancora troppo poco è stato fatto dal punto di vista normativo per proteggere i consumatori. Standard minimi di sicurezza e il GDPR dell’UE stanno contribuendo all’aumento delle spese per la sicurezza dell’IoT, ponendo all’ordine del giorno la necessità di garantire l’affidabilità dei dati e quindi, per le aziende, nuove sfide in termini di sicurezza.